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Cosa sono la soglia aerobica ed anaerobica?

Due valori fondamentali nel nostro sport sono quelli di soglia aerobica ed anaerobica. Spesso se ne sente parlare e si definiscono parametri fondamentali nella pianificazione di un allenamento.
Che cosa sono? Prima di parlare dei meccanismi di soglia, è doveroso un accenno ai metabolismi aerobico ed anaerobico, che stanno alla base di questi.

Il meccanismo aerobico avviene in presenza di ossigeno ed è il più efficiente, il meccanismo anaerobico fa sì che il nostro corpo produca energia anche in assenza di ossigeno. Quest’ultimo è preponderante quando facciamo sforzi massimali o sub-massimali.

Principalmente il nostro organismo si serve di due principali meccanismi anaerobici: quello della fosforilazione ossidativa (anaerobico alattacido) e della glicolisi anaerobica (anaerobico lattacido).

Come capire le soglie, analizzando cosa succede quando corriamo.

Inizia l’attività fisica, il primo meccanismo che entra in gioco è quello anaerobico alattacido, affiancato dal metabolismo aerobico, di minore efficienza in questa prima fase. Si ha quindi un lieve aumento di livello di lattato nel sangue.

Entra quindi maggiormente in gioco il meccanismo aerobico, ed è lui a fare da locomotiva. Il lattato tende lentamente a diminuire, tornando verso valori di riposo. Si può dire che fino a 0,8-1 mmol/l di lattato nel sangue il corpo lavora in totale facilità.

Man mano che lo sforzo cresce, il meccanismo anaerobico lattacido aumenta la produzione di lattato nel sangue, fino al valore di 2mmol/l, che corrisponde alla soglia aerobica. Questo è indicato spesso anche come ritmo maratona, in quanto, complice una pianificazione dell’allenamento adeguato, con il valore di 2mmol/l di lattato nel sangue si possono percorrere lunghissime distanze.

Il valore di soglia anaerobica invece è fissato convenzionalmente a 4mmol/l di lattato nel sangue. Aumentando quindi la velocità oltre quella soglia aerobica prima descritta, aumenta quindi anche il livello di lattato nel sangue. Si arriva al punto in cui aumenta la produzione di lattato, ma la velocità rimane costante, fino al punto in cui il corpo non è in grado di smaltire l’eccesso di lattato e si è costretti a rallentare o fermarsi. Un atleta mediamente allenato può mantenere il livello di soglia anaerobica per circa 40-45 minuti.

In definizione si può dire che la soglia aerobica è la velocità minima per la quale il livello di lattato si mantiene a livelli costanti e superiori a quelli di riposo. Invece la soglia anaerobica è la velocità massima per la quale il livello di lattato si mantiene a livelli costanti e superiori dei livelli di riposo.

Specialmente il calcolo di quest’ultima soglia (anaerobica) è molto importante nella gestione di un atleta perchè permette di andare a pianificare i ritmi di ogni mezzo allenante.

Di Lorenzo Andreini – Santucci Running

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