Nella scelta dell’abbigliamento da utilizzare per la sessione in programma, bisogna valutare più cose.
Naturalmente il comfort non deve mai mancare. Se qualche capo viene a perdere in comodità va scartato a prescindere.
Le scarpe devono essere adatte al tipo di uscita che stiamo affrontando.
In previsione di allenamenti veloci è bene avere una scarpa leggera e che offra grande reattività a terra. Il piede dev’essere libero di fare le naturali torsioni a seguito della risposta elastica.
Quando si affrontano percorsi con dislivelli o su tracciati comunque sconnessi, ci possiamo tutelare con una scarpa maggiormente strutturata, ma ricordiamoci che dobbiamo correre..quindi non dobbiamo usare scarpe che bloccano il piede facendogli perdere la sua naturale azione.
La scelta della calza è molto soggettiva, però in linea di massima è bene percepire al meglio il piede, quindi la calza dev’essere sottile.
La scelta fra fuseaux o pantaloncini corti dipende non solo dalle temperature, ma anche dal tipo di allenamento in programma.
A ritmo blandi ok a coprirsi un po’ di più, quando invece dobbiamo spingere è bene avere maggior libertà.
Stesso discorso vale per il tronco. Coprirsi quando fa freddo va bene, ma dobbiamo mantenere liberi i movimenti delle braccia e delle spalle altrimenti ne subisce la meccanica.
Quando non siamo fluidi andiamo a modificare l’assetto di corsa e si finisce per fare maggior fatica.
Molti runner utilizzano occhiali, cappellini, fasce, marsupi ecc. tutti oggetti che possono avere una sua utilità, ma non possiamo essere generici nell’acquisto.
Ad esempio un marsupio che non stia ben fermo, un paio di occhiali che alterano la lettura del terreno, un cappellino che ostacola la visione quando ci troviamo in curva ecc. sono tutti elementi che possono disturbare la normale azione di corsa.
I piccoli problemi nel podista possono diventare grandi problemi.
Una falcata viene moltiplicata centinaia di volte a terra, quindi se non è idonea il danno diventa subito enorme. Anche piccole imperfezioni possono portare a marcati risentimenti.
L’esperienza diretta sul campo e l’apprendimento attraverso letture o consigli dei trainer, deve aiutare nella comprensione di cosa è più adatto usare nella corsa, sia nelle varie condizioni climatiche, sia in riferimento alla nostra soggettività.
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